Amico di Sguanci, di Vangi, di Guasti, e come loro convinto che i materiali e i segni non figurativi possano tracciare delle suggestioni alla mente o alle emozioni di chi guarda lasciandolo libero di far propria la gamma enorme di significati che un’opera d’arte contemporanea può avere, facendogli scegliere quello più vicino alla sua sensibilità: anche Miniucchi affida un tema preciso e straziante come quello della vita spezzata dei marinai al linguaggio non figurativo.

Segni profondi e irregolari solcano la superficie di pietra e ognuno è libero di trovare le parole più giuste da dedicare a “A chi il mare ha tolto la vita mortale”.